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Elena Aceto
27 Settembre 2019 / Pubblicato in Artisti rappresentati

Malfer: “Il rap è una cultura, ricca di fondamentali”

Il nostro Malfer con “Non ci pensare” è tra i 10 selezionati al contest Verdi Rap. E noi non possiamo che supportarlo…

Ciao Malfer, bentrovato. Con che spirito hai partecipato a Verdi Rap? Quando hai deciso di partecipare?

Ciao ragazzi! E’ davvero un piacere per me, ritrovarvi! Era un pomeriggio di giugno e stavo navigando su Facebook, quando ad un tratto mi sono imbattuto nel post del “Verdi Rap”, che conteneva il bando d’iscrizione. Conoscevo la realtà di questo contest e, non nego, che già l’anno precedente, era balenata in me l’idea di partecipare. Dopo pochi minuti di lecita indecisione, ho girato il link a Morra, il mio beatmaker, chiedendo se gli fosse andato di produrre una strumentale che rispecchiasse i requisiti dati. Il resto già lo conoscete (*risata).

Con che spirito affronteremo il contest? Beh, di sicuro con la voglia di far bene, consci dei nostri mezzi. Siamo pronti per questo palco!

Parliamo della canzone selezionata: “Non ci pensare”. Come e quando nasce? Come è stata scritta? Ci racconti anche come hai buttato giù il testo?

Il testo di “Non Ci Pensare” è nato qualche settimana dopo quel messaggio con la mail di Morra che conteneva la strumentale e da lì, mi sono buttato a capofitto sulle parole e sul flow. Ammetto che la canzone è stata scritta con un retrogusto di tristezza, perchè a volte non è proprio facile parlare di esperienze che ti hanno segnato l’infanzia in modo negativo. Allo stesso tempo, è stato bello ricordare che in queste difficoltà, la mia famiglia e i miei affetti più cari, mi sono sempre stati vicini. Nello specifico e soprattutto nella prima strofa, ho voluto ringraziare mio padre, che con piccoli gesti è riuscito a svelarmi il bicchiere mezzo pieno della vita. Penso sia una delle cose più belle che un genitore possa fare per il proprio figlio. Nella seconda strofa, invece, mi sono voluto autocomplimentare con me stesso, per aver avuto la forza di resistere e di reinventarmi, nonostante le voci e i pensieri degli estranei, facessero di tutto per remarmi contro.

Che effetto fa la selezione del brano?

Quando ho ricevuto la chiamata, nella quale mi informavano che ero stato selezionato, ero in macchina e ti dico che, nonostante la cintura di sicurezza, ho fatto dei bei salti di gioia! A parte tutto, ammetto che è una bella soddisfazione sapere di essere tra i migliori 10 in Italia. Mi, o meglio sarebbe dire “ci”, riempie d’orgoglio. Se ripenso a quando sono partito col rap, ormai 5 anni fa, e al fatto che non avessi nulla, mi sento pienamente soddisfatto e contemporaneamente conscio del fatto che questo è uno dei miei primi passi concreti. Ora tocca a noi dimostrare quello che sappiamo fare sul palco e convincere i giudici.

Come ti sembra la scena rap attuale in Italia?

Finalmente il rap in Italia è variopinto, il che penso sia una cosa davvero pregevole. Possiamo vedere artisti della vecchia scuola rappare su beat dalle sonorità moderne ed artisti della new wave, avvicinarsi ad uno stile dei primi anni 2000. Il rap è bello perchè e vario e permette a tutti di raccontarsi e di dire la loro opinione, anche se questa è un’arma a doppio taglio. L’unica mia paura è che per molti, possa essere visto solo come una moda passeggera, senza accorgersi che invece è molto di più: è una cultura, ricca di fondamentali e di artisti che l’hanno resa grande e poi mainstream.

Grazie mille e in bocca al lupo, Malfer!

NON CI PENSARE

Malfer (prod. Morra)

RIT.

Balla balla, e no non ci pensare

Manda via tutti quanti e butta anche le pare

Ti ho fatto una promessa, niente può andare male

Male male (x2)

Balla balla, e no non ti fermare

La donna è mobile, zero ma zero se

Voglio una come te, quindi vieni via con me

Vieni via con me (x2)

 

STROFA 1

Era il 2010, me lo ricordo bene

Mamma all’angolo che piange, sommersa da catene

Di quel gene, che ormai si mi appartiene,

Ho sentimenti in piazza, tipo agorà ad Atene

E c’erano i Mondiali, Italia Paraguay

Ma ti è bastato poco e gia parliamo dei miei guai

Una pizza e Coca Cola, seduti sul divano

Cancellano i presagi di un domani foscoliano

Sono…

Sono sangue dei tuo sangue e tu il mio unico appiglio

Ed hai fatto tutto per proteggere tuo figlio

Par non veder le lacrime scorrenti da quel ciglio

Il calcio i primi amori, tu ci sei sempre stato

Se sono quel che sono, non lo sono per il fato

La dedico a te, non ci pensare perché

Non sono più alla mercé, di cliché e quindi

 

RIT.

Balla balla, e no non ci pensare

Manda via tutti quanti e butta anche le pare

Ti ho fatto una promessa, niente può andare male

Male male (x2)

Balla balla, e no non ti fermare

La donna è mobile, zero ma zero se

Voglio una come te, quindi vieni via con me

Vieni via con me (x2)

 

STROFA 2

Ho qualcosa che non va e Wikipedia non mi aiuta

Vorrei spaccare il mondo ed è una rabbia contenuta

Una paura fottuta, di qualche ricaduta

Nascosto fra la gente, un po’ come fa il Duca

E non parlare al misero del suo perduto bene

Che appena l’ho scoperto ormai mezza famiglia sviene

Ed ora che lo noto, non nuoce tutto il male

La lingua frà è un pugnale, rido ultimo puntuale

Ah Ah Ah

Quindi odio a voi, Cortigiani schernitori!

Essere uniti in coro a commentare i miei timori

Ha reso me ancora più forte, non certo voi migliori

E adesso la ribalta, la fenice che si infiamma

Parole e sentimenti per un nuovo melodramma

La dedico a me, non ci pensare perchè

Non sono più alla mercé, di cliché e quindi

 

RIT.

Balla balla, e no non ci pensare

Manda via tutti quanti e butta anche le pare

Ti ho fatto una promessa, niente può andare male

Male male (x2)

Balla balla, e no non ti fermare

La donna è mobile, zero ma zero se

Voglio una come te, quindi vieni via con me

Vieni via con me (x2)

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